Premessa:
Questo “Trittico scritturistico”, che termina la serie di studi della collana “Lumen Christi”, vuole essere un aiuto al Magistero della Chiesa al fine di comprendere al meglio gli accadimenti inerenti la sede papale.

1.     Il Figlio dell'uomo

Nostra Signora della Misericordia, 18/3/2014

Aggiornato 10/1/2018

Inizio questo primo capitolo prettamente “astronomico” leggendo Isaia 13,9-11:

Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,

con sdegno, ira e furore,

per fare della terra un deserto,

per sterminarne i peccatori.

Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni

non daranno più la loro luce;

il sole si oscurerà al suo sorgere

e la luna non diffonderà la sua luce.

Io punirò nel mondo la malvagità

e negli empi la loro iniquità.

Farò cessare la superbia dei protervi

e umilierò l’orgoglio dei tiranni.

Procedo con Marco 13, 24-25

In quei giorni, dopo quella tribolazione,

il sole si oscurerà,

la luna non darà più la sua luce,

le stelle cadranno dal cielo

e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.

Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.

In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Ed ancora Apocalisse 6,12-17:

E vidi, quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi.

Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i comandanti, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: «Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?».

Proseguo con un passo tratto dal Volume 12, 29/1/1919, di Luisa Piccarreta:

Ora pareva che mi diceva: “Figlia diletta mia, voglio farti sapere l’ordine della mia Provvidenza. Nel corso di ogni duemila anni ho rinnovato il mondo: nei primi duemila lo rinnovai col Diluvio; nei secondi duemila lo rinnovai con la mia venuta sulla terra, in cui manifestai la mia Umanità, dalla quale, come da tante fessure, traluceva la mia Divinità, e i buoni e gli stessi Santi dei seguenti duemila anni sono vissuti dei frutti della mia Umanità e come leccando hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo circa alla fine del terzo duemila, e ci sarà una terza rinnovazione, ecco pertanto lo scompiglio generale: non è altro che il preparativo alla terza rinnovazione. E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio Volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in Me e come tutto lo facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna creatura era rifatto da me e suggellato col mio Volere Divino.

Termino cronologicamente con Santa Faustina Kowalska (Apostola della Divina Misericordia, il suo Diario è stato pubblicato direttamente dalla Editrice Vaticana) riguardo a questa oscurità così ne parla nel suo Diario:

“Prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di misericordia.

Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra … apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra.

Ciò avverrà poco tempo prima dell’ultimo giorno […] È ormai assai vicino il Giorno nel quale ogni stella si spegnerà, il sole perderà la sua luce ed apparirà nel Cielo la grande Croce, dai fori delle Mie Piaghe usciranno Raggi luminosissimi.

Essa comparirà pochi giorni prima della fine”.

Provo a riepilogare: non si parla della fine del mondo, ma di un grande cambiamento che avverrà a breve e che viene anche indicato quale grande purificazione.

Come è possibile fare un collegamento astronomico al predetto oscurarsi del sole, dato che mediamente ogni anno abbiamo una eclissi solare ogni anno?

Isaia (13:10) ha descritto questo importante “passaggio” per l’umanità e ci dà una indicazione molto precisa: il sole si oscurerà al suo sorgere, come vedremo .

2.     La Donna vestita di sole

Nostra Signora della Misericordia, 18/3/2014

Aggiornato 10/1/2018

Ho già parlato nei testi precedenti dell’importanza storica del “secolo” di Maria, che va dal 1917 (apparizione di Fatima – rivoluzione russa) ai giorni nostri e che la vede affrontare direttamente Satana, il serpente antico, il suo avversario di sempre.

Descrive Giovanni in Apocalisse 12, 1-6

Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.

Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.

Spiega Gesù ne “I Quaderni dal 1943”, 11/12/1943, a Maria Valtorta:

Dopo questo periodo di travaglio doloroso in cui, perseguitata da forze infernali, la Chiesa, come la mistica Donna di cui parla Giovanni, dopo esser fuggita per salvarsi rifugiandosi nei migliori e perdendo nella mistica (dico mistica) fuga i membri indegni, partorirà i santi destinati a condurla nell’ora che precede i tempi ultimi.

Nella Costituzione Dogmatica “Lumen Gentium” del Concilio Vaticano II sulla Chiesa, al capitolo VIII “LA BEATA MARIA VERGINE MADRE DI DIO NEL MISTERO DI CRISTO E DELLA CHIESA”, si legge (par. 63 - Maria vergine e madre, modello della Chiesa):

La beata Vergine, per il dono e ufficio della divina maternità che la unisce col Figlio Redentore, e per le sue singolari grazie e funzioni, è pure intimamente congiunta con la Chiesa: la Madre di Dio è figura della Chiesa, come già insegnava sant’Ambrogio, nell’ordine cioè della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo. Infatti, nel mistero della Chiesa, la quale pure è giustamente chiamata madre e vergine, la beata Vergine Maria è andata innanzi, presentandosi in modo eminente e singolare, quale vergine e quale madre. Poiché per la sua fede e obbedienza generò sulla terra lo stesso Figlio di Dio, senza contatto con uomo, ma adombrata dallo Spirito Santo, quale Eva novella credendo non all’antico serpente, ma, senza alcuna esitazione, al messaggero di Dio. Diede poi alla luce il Figlio, che Dio ha posto quale primogenito tra i molti fratelli (Rom 8,29), cioè tra i fedeli, alla rigenerazione e formazione dei quali essa coopera con amore di madre.

Dunque tenterò ora anche in questo secondo capitolo di interpretare la visione di San Giovanni alla luce degli accadimenti astronomici dei tempi attuali.

Una tetrade di eclissi lunari consta di quattro eclissi totali di luna consecutive. Qui prendo in considerazione solo quelle con la particolarità di essere coincidenti o con la Pasqua ebraica (Pesach) o con la Festa dei tabernacoli (Sukkot), quindi di origine biblica come importanza.

Di tetradi con tali caratteristiche se ne contano dalla morte di Cristo sino al 1917 solo cinque, e tutte contemporanee con eventi sinora drammatici per la nazione ebraica.

Dal 1917 al 2017, secolo della “Donna vestita di sole” quale si è annunciata a Fatima, vi sono già state invece tre tetradi di luna favorevoli allo stato di Israele.

Parliamo dunque in totale di 12 eclissi lunari che si presentano molto particolari, in cui il sole “adombra”, corona la luna…

La prima tetrade è avvenuta nel 1949-1950, durante la quale Israele giunge a firmare l’armistizio di Rodi con gli arabi, allargando il proprio territorio rispetto al piano di spartizione dell’ONU del 1947.

La seconda tetrade è avvenuta nel 1967-1968, durante la quale con la fatidica guerra dei sei giorni Israele conquista l’attuale territorio.

La terza tetrade è avvenuta tra il 2014 ed il 2015 ed ha segnato l’inizio di un periodo di pace in Israele.

Ora siamo prossimi alla più lunga eclisse di luna di sangue del secolo, il 27 luglio 2018.

Si profilano dunque tempi interessanti, visto che dovranno presto iniziare a venire rivelati i 10 segreti dati da Maria ai 6 veggenti di Medjugorje.

 

3.     Una resurrezione dai morti

San Giuseppe, 19/3/2014

Aggiornato 10/1/2018

Cosa ci riserverà il futuro negli eventi successivi al centenario di Fatima?

Scrive S. Giovanni in Apocalisse 20,1-6:

E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare - e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione.

Beati e santi quelli che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni.

Mille anni di pace dunque, questo attende l’umanità, libera dal dominio satanico.

E questo accadimento si salda con il passo tratto dalla Lettera ai romani 11,11-15, in cui in merito al popolo ebraico S. Paolo afferma:

La restaurazione futura

Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale!

Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?

Quindi il riferimento di S. Giovanni nell’Apocalisse 20 non era poi da intendersi così figurato…

Torniamo quindi ai segni nel cielo, per cercare di inquadrare il tempo propizio.

Il 30 marzo 2033 avverrà l’ultima eclisse totale del ciclo saros 120, quando il sole sarà appena 7° sopra l’orizzonte, il che ci riporta ad Isaia (13:10), come menzionato nel primo capitolo, il tutto nel bel mezzo della prossima tetrade di luna del 2032-33.

E siamo giunti a 2000 anni esatti dalla resurrezione di Gesù Cristo.

Il 30 marzo ricorre inoltre la festa di S. Leonardo Murialdo, fondatore dell’omonima congregazione di giuseppini (csj).

Sorprendente e forse non casuale che proprio oggi, nella festa di S. Giuseppe, abbia trovato queste analogie astrali del tutto inaspettate.

Un finale col botto, si potrebbe dire…

A buon intenditor poche parole, e chi vivrà vedrà!

 

Conclusione: Nulla solo per bambini nella storia dei Tre Magi, nulla solo per bambini nello scrutare i segni nel cielo.